Un pomeriggio di ordinaria follia quello che si è consumato ieri pomeriggio su una delle più famose spiagge italiane del sud Italia. I fatti si sono consumati all’interno dello stabilimento balneare La Cambusa a Lecce intorno alle 15 e 30 di ieri. Uno sfortunato venditore ambulante 17enne originario della Nuova Guinea nella sua “passeggiata lavorativa sui diversi lidi si è imbattuto in due bagnanti con nessuna buona intenzione. Il buon lavoratore ha mostrato loro la merce in vendita e fin da subito il gruppetto di italiani ha iniziato lo hanno iniziato deridere. Dopo le prime battute, è scattata la violenza proprio quando l’immigrato si è accorto del furto di un paio di occhiali da sole e di 40 euro guadagnati fino a quel momento, pretendendo che gli venissero restituiti. La reazione dei leccesi è stata veemente: il venditore è stato picchiato con calci e pugni poi, a conclusione della “lezione”, è stato trascinato in mare e quasi annegato. Il tutto si è verificato di fronte agli occhi di decine di bagnanti, tra cui anche famiglie con bambini.
Solo quando la situazione rischiava di trasformarsi in tragedia due bagnanti sono intervenuti per salvare l’immigrato, venendo a loro volta aggrediti dai due violenti leccesi. Sul posto qualche minuto più tardi sono intervenuti i carabinieri, che hanno fermato M.C. (36 anni) e F.F. (25) che erano rimasti in zona e si vantavano di aver “pestato un negro”.
Poche ore più tardi, nel cuore della notte, la zona di fronte a cui si sono consumate le violenze, un ordigno è stato fatto esplodere in un deposito, che è stato totalmente raso al suolo. Al momento gli inquirenti non escludono collegamenti tra la bomba e i fatti del pomeriggio precedente.