L’autopsia sul corpo della studentessa universitaria arianese Angela Lepore, morta suicida ad Urbino, ha confermato il primo giudizio del medico legale: morte per asfissia da confinamento provocata infilando la testa in un sacchetto di plastica. Per la Procura, dunque, il caso è chiuso. Prima di compiere il gesto avrebbe assunto medicinali in quantità eccessiva, ulteriori analisi stabiliranno come è andata. Angela non era riuscita a superare il dolore per la morte della madre e si pensa soffrisse di depressione. Ieri c’è stata una celebrazione organizzata dagli presso l’obitorio di Urbino, poi dopo il nulla osta della Procura, la partenza verso Ariano, nel Piano di Zona dove oggi pomeriggio, alle 15.30, si svolgeranno i funerali presso il Santuario Madonna di Fatima, celebrati dal parroco Don Alberto Lucarelli.