Nelle ultime settimane è stata intensificata l’attività di prevenzione da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino per contrastare ancora più efficacemente la criminalità diffusa.
Nella provincia di Avellino, nella quale l’indice di criminalità è tra i più bassi d’Italia, si verifica, con frequenza crescente, che il suo territorio sia meta di “incursioni” da parte di criminali, connazionali e stranieri, che periodicamente vi giungono da altrove, facendo impennare il numero soprattutto dei furti e delle truffe. Non sono stati pochi, specie nell’ultimo periodo, i casi in cui, grazie anche alla collaborazione tra cittadini e Forze di Polizia, è stato possibile cogliere tali soggetti in flagranza di reato, con il loro conseguente arresto ed il loro deferimento all’Autorità Giudiziaria.
Parallelamente all’attività di repressione, anche quella di prevenzione sta dando buoni frutti, contribuendo a comprimere il numero dei reati ed assicurando all’Irpinia quel trend di vivibilità consona all’elevato grado di civiltà dei suoi abitanti. Nel corso dei servizi di controllo del territorio, ma anche nell’ambito di più mirate attività di polizia, sono stati infatti rintracciati, in diversi comuni dell’Irpinia, numerosi soggetti residenti in altre province e per i quali, il controllo effettuato presso la banca dati del Ministero dell’Interno, ha fatto emergere pregiudizi penali e di polizia, spesso riguardanti proprio i reati di furto e di truffa. E alla richiesta di specificare il motivo della loro presenza sul territorio del comune nel quale si trovavano, gli stessi non riuscivano a darne una convincente ragione. In tali occasioni la loro situazione è stata prontamente segnalata al Questore di Avellino che, nella sua veste di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, dopo aver di volta in volta esaminato le circostanze di luogo e di fatto riferite dagli operanti e dopo aver approfondito l’esame delle qualità soggettive della persona rintracciata ha adottato lo specifico provvedimento, noto come Foglio di Via Obbligatorio. Il soggetto destinatario ha così dovuto abbandonare il territorio sul quale era stato rintracciato ed ha dovuto raggiungere il comune di residenza, restando inibito il suo rientro nella località di rintraccio per un periodo sino a tre anni.
Dall’inizio dell’anno, 154 sono le persone segnalate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino alla locale Questura per l’emissione del provvedimento di allontanamento con Foglio di Via Obbligatorio, “scudo” per la sicurezza dell’Irpinia.
È l’effetto dell’aumento di controlli: nella “blacklist” c’è di tutto: pregiudicati che frequentano nottetempo i centri storici dei comuni della provincia, dotati di attrezzi da scasso al seguito; vecchie conoscenze delle caserme che si fermano in macchina nelle zone più isolate di campagna, senza una apparente ragione; ed anche venditori “minacciosi”, a caccia di clienti per contratti con società energetiche o di telefonia.