
La Procura Generale della Corte di Appello di Napoli ha richiesto la conferma della condanna a 17 anni di reclusione per Pellegrino Crisci, il 41enne di Sirignano, riconosciuto colpevole di triplice tentato omicidio ai danni della sua ex compagna.
Davanti ai giudici della Corte di Appello di Napoli, il procuratore Aquilina Piciocchi ha ribadito la gravità delle accuse mosse contro Crisci, sollecitando la conferma della sentenza emessa in primo grado dal GUP del Tribunale di Avellino, Giulio Argenio, nel giugno 2024. L’uomo, infatti, aveva scelto il rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna.
Oltre ai tre tentativi di omicidio, aggravati dai futili motivi, dalla pregressa relazione sentimentale e dalla condizione della vittima, già bersaglio di atti di stalking, Crisci è stato incriminato per 15 diversi capi d’imputazione. Tra questi figurano:
Il tentato omicidio di due militari dell’Arma dei Carabinieri.
Evasione dagli arresti domiciliari.
Uso illecito di un telefono in carcere.
Possesso illegale di un coltello e di 23 cartucce.
Minacce rivolte anche a un maresciallo dei Carabinieri.
La vicenda di Crisci ha scosso profondamente la comunità di Sirignano, dove l’uomo era già noto alle forze dell’ordine per comportamenti violenti e persecutori nei confronti della sua ex compagna. Dopo il fallimento di ben tre tentativi di omicidio, l’uomo era stato arrestato e sottoposto a misure cautelari, ma avrebbe continuato a rappresentare una minaccia anche durante la detenzione.
Ora la decisione spetta ai giudici della Corte di Appello di Napoli, che dovranno valutare la richiesta di conferma della condanna a 17 anni di carcere, già inflitta in primo grado.