Il 29enne ex dipendente dell’ufficio postale di Sperone, residente a Lauro, ha risposto per oltre un’ora a tutte le domande del giudice per le indagini preliminari (gip) del tribunale di Avellino, Marcello Rotondi. Assistito dal suo legale, l’avvocato Isidoro Bizzarro, Sepe ha respinto le accuse mosse contro di lui dalla Procura di Avellino. Attualmente l’uomo si trova agli arresti domiciliari, eseguiti dai carabinieri di Pago del Vallo di Lauro, e il suo avvocato non ha ancora presentato alcuna istanza relativa alla misura cautelare.
L’inchiesta è partita dopo che alcuni clienti dell’ufficio postale di Sperone hanno denunciato di aver ricevuto banconote false come pagamento delle pensioni. Le denunce, presentate da 18 clienti, hanno rivelato che in totale sono state distribuite 209 banconote false, per un ammontare complessivo di 10.450 euro. Queste segnalazioni hanno innescato un’indagine della Procura irpina e dei carabinieri, che ha portato a identificare il dipendente delle poste come responsabile dei reati di spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate, peculato e riciclaggio.
In seguito alle indagini, è stata applicata nei confronti del 29enne una misura coercitiva e il sequestro preventivo di beni.