(ANSA). Avrebbe compiuto tre anni il prossimo 16 aprile la piccola Rosa Di Biase, investita e uccisa a Carinaro, nel Casertano, dallo scuolabus che era venuto a riportare a casa il fratellino di poco più grande. La tragedia ha sconvolto il paese, che si è stretto attorno alla famiglia della bimba; la giunta comunale guidata dal sindaco Marianno Dell’Aprovito la ha annunciato il lutto cittadino nel giorno dei funerali, che saranno celebrati non appena la salma sarà riconsegnata ai familiari. Al momento la Procura di Napoli Nord non ha ancora deciso se effettuare autopsia. Il dramma si è consumato in pochi istanti intorno alle ore 16.30. La madre della bambina, da una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri di Marcianise, è uscita in strada dalla sua abitazione, in via Nino Bixio, perché era arrivato lo scuolabus con il figlio; subito dopo anche la piccola è sbucata senza che la madre se ne accorgesse.
Così, mentre la donna prendeva in consegna il figlio di quasi 6 anni alle porte di uscita del mezzo, poste al centro della fiancata laterale, a pochi metri la bimba scendeva dal marciapiede fermandosi proprio davanti al pullman; il conducente ha chiuso la porta ed ignaro di ciò che stava accadendo è ripartito prendendo in pieno la bimba. L’urto ha fatto sobbalzare il mezzo. “Abbiamo preso una grossa pietra” ha esclamato una collaboratrice scolastica che era nel pullman, mentre intanto la madre della bimba si è accorta della tragedia iniziando a urlare a squarciagola. A quel punto l’autista ha fermato il mezzo; la piccola è stata immediatamente soccorsa e trasportata con un’auto privata all’ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa in condizioni disperate.