Avrebbe, secondo ‘Repubblica’, urlato “Adesso vi ammazzo tutti” e quindi aperto il fuoco. Poi è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. A individuare il responsabile del caos dell’Olimpico di sabato sera, un tifoso della Roma di 48 anni, aggiunge la fonte, alcune testimonianze univoche. Ora l’uomo è piantonato in ospedale.
Il ‘Corriere della Sera’, quindi, ricostruisce gli scontri che, sabato pomeriggio, sono sfociati negli spari di pistola che hanno colpito tre tifosi napoletani a poche ore dalla finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, poi iniziata in ritardo ma regolarmente disputata allo stadio Olimpico di Roma (e vinta dalla squadra di Benitez).
Un lungo corteo di sostenitori partenopei, peraltro scortato dalle forze dell’ordine, stava percorrendo viale di Tor di Quinto in direzione dell’impianto capitolino, quando è transitato davanti alla discoteca Ciak. Si tratta di un locale sequestrato qualche settimana fa dai carabinieri per problemi amministrativi, ma soprattutto di un ex ritrovo di capi ultras, noto per aver ospitato anni addietro un vertice contro la tessera del tifoso.
E’ proprio da lì che, alle ore 18.30, sono partiti i sette colpi di pistola, che hanno colpito i tre tifosi azzurri. Nei minuti successivi, quindi, il caos. Migliaia di ultras incappucciati hanno assaltato la scorta della polizia, distruggendo due autovetture e un blindato e sono state lanciate bombe carta caricate con chiodi e bulloni. Si è scatenata una vera e propria guerriglia, che ha costretto gli agenti ad indietreggiare.
I sospetti, aggiunge il ‘Corriere’, sono che ad aver sparato sia stato un 48enne ultrà della Roma, Daniele De Santis, altresì noto come ‘Gastone’. L’esponente della curva giallorossa, spiega la fonte, è tra coloro che indussero Francesco Totti a bloccare il derby capitolino del 2004 asserendo che la polizia aveva investito a morte un bambino (notizia poi rivelatasi falsa).
L’uomo, che lavora come custode alla discoteca Ciak, dopo la prova dello stub, un metodo per rilevare la presenza di possibili residui di uso di polvere da sparo, sulle mani o sui vestiti di un sospettato, è stato piantonato al Policlinico Gemelli in prognosi riservata, con ferite alla testa e un trauma cranico. Insieme a lui ci sarebbe stato un altro uomo, che si sarebbe dato alla fuga. Accanto al 46enne gli agenti della Digos hanno trovato una pistola calibro 7.65 con la matricola abrasa e sette bossoli.
Il ‘Corriere’ suppone che alla base degli spari ci fosse un regolamento di conti e che un gruppo di romanisti si sia infiltrato fra gli azzurri per scatenare incidenti.
Un tifoso 31enne del Napoli è stato colpito al torace, a una spalla e a una mano ed è gravissimo all’ospedale Villa San Pietro. Un 43enne è stato colpito ad una mano, anche lui si trova al Villa San Pietro. Un 26enne, invece è al Santo Spirito con una ferita alla spallaSanto Spirito con una ferita alla spalla. Al Gemelli sono ricoverati sei altri tifosi coinvolti negli scontri.