Sarebbe stato risolto il rebus dai carabinieri di Nola circa l’omicidio commesso qualche mese fa ai danni di Felice Paduano, avvenuto il 23 marzo scorso a Casamarciano. Il cadavere del 73enne, fabbro in pensione, fu ritrovato carbonizzato nella sua auto in una zona abbandonata di solito frequentata da coppiette. In un primo momento si era ipotizzata una pista camorrista. In quei giorni, infatti, erano stati trovati altri cadaveri carbonizzati, e si pensò che Paduano potesse essere coinvolto nella faida tra i clan della zona. Il delitto invece, secondo quanto hanno dimostrato le indagini avrebbe avuto ben altro movente. A commetterlo una donna, infatti la stessa è accusata anche di altre 8 rapine ai danni di anziani. Si tratterebbe di una banda tutta al femminile dedita ad adescare gli anziani per poi tra lusinghe derubarli. La tecnica sempre la stessa, si fa portare in un luogo appartato, lo narcotizza e poi fa entrare in azione le complici che lo “ripuliscono”. Qualcosa però con il fabbro a Casamarciano potrebbe essere andata storta.