Uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Medicine lancia l’allarme sull’impatto devastante delle temperature in aumento in Europa entro la fine del secolo. Tra le dieci città europee più colpite, ben quattro sono italiane: Roma, Napoli, Milano e Genova.
La ricerca, guidata dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine e condotta con il contributo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dell’Asl Roma 1 e dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), fornisce stime impressionanti sul numero di decessi legati al caldo estremo. Tra le città italiane spiccano:
- Roma: seconda in Europa con quasi 148mila decessi previsti entro il 2100.
- Napoli: terza posizione, con oltre 147mila vittime stimate.
- Milano: quinta con poco più di 110mila decessi.
- Genova: decima con oltre 36mila vittime.
A livello europeo, Barcellona guida questa triste classifica con circa 246mila decessi, seguita da altre città come Madrid, Valencia, Atene, Marsiglia e Bucarest.
Questi numeri evidenziano l’urgenza di intervenire per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, che minaccia non solo l’ambiente, ma anche la salute umana. Lo studio sottolinea che il riscaldamento globale avrà un impatto particolarmente severo sulle città mediterranee, caratterizzate da densità abitativa elevata e infrastrutture spesso non adeguate a fronteggiare le ondate di calore.
Gli esperti raccomandano interventi immediati per ridurre le emissioni di gas serra e adattare le città ai cambiamenti climatici. Tra le priorità:
- Incrementare gli spazi verdi urbani per mitigare le temperature.
- Migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
- Rafforzare i sistemi sanitari e i piani di emergenza per affrontare le ondate di calore.
Con l’Italia al centro di questa sfida, lo studio rappresenta un invito pressante per una collaborazione tra istituzioni, comunità scientifica e cittadini per proteggere le generazioni future dagli effetti devastanti del cambiamento climatico.