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I Carabinieri dei NAS hanno intensificato i controlli sui bed and breakfast in tutta Italia, rilevando che una struttura su cinque non è conforme alla normativa vigente. L’operazione, avviata a novembre dal Comando per la Tutela della Salute in collaborazione con il Ministero della Salute, ha portato finora all’ispezione di 2.500 B&B, con 500 strutture risultate irregolari.
Le principali violazioni
Le irregolarità riguardano diversi aspetti, tra cui:
• Condizioni igienico-sanitarie e strutturali non idonee
• Mancanza delle autorizzazioni necessarie
• Omissioni nell’identificazione degli ospiti, obbligatoria per garantire la sicurezza pubblica
• Utilizzo di locali non adatti alla ricettività, come nel caso di un B&B sequestrato perché situato in un ex laboratorio artigianale
Particolare attenzione è stata posta sul tema delle keybox, sistemi di apertura automatizzata che consentono agli ospiti di accedere alla struttura senza un controllo fisico dei documenti da parte del gestore. La normativa impone invece la verifica diretta dell’identità, con sanzioni fino a tre mesi di arresto o 206 euro di multa in caso di inosservanza.
Sanzioni e bilancio dell’operazione
I controlli hanno portato alla segnalazione di 435 persone all’Autorità Amministrativa e 48 all’Autorità Giudiziaria, oltre a 731 violazioni amministrative e 61 penali. Complessivamente, sono state comminate sanzioni per oltre 500.000 euro.
L’operazione proseguirà nei prossimi mesi, con un’attenzione particolare alla sicurezza e alla regolarità delle locazioni brevi, un settore in forte crescita ma spesso privo di adeguati controlli.