L’accusa è di aver ritardato l’emissione di un’interdittiva antimafia tra il 2009 e il 2011, quando era prefetto di Avellino. In cambio di viaggi, gioielli e altre regalie. L’ex prefetto di Avellino e Benevento, Ennio Blasco, è stato rinviato a giudizio dal gup del tribunale di Avellino, che ha fissato il processo per il 6 marzo prossimo. Blasco fu arrestato nel suo appartamento nella prefettura di Benevento e condotto ai domiciliari nell’abitazione privata di Avellino il 15 aprile scorso. Dovrà rispondere di corruzione per presunti favori all’istituto di vigilanza dei fratelli Carmine, Carlo e Antonio Buglione e del cognato di questi Erasmo Caliendo. Il prefetto, poi rimesso in libertà, è nel frattempo andato in pensione. Nel 2001, da vice prefetto di Napoli fu arrestato e poi riconosciuto totalmente estraneo a un’indagine sulla custodia giudiziaria di veicoli sequestrati. Per 8 giorni di carcere fu anche risarcito per ingiusta detenzione.