Credeva che di notte in Avellino avrebbe agito indisturbato per mettere a segno furti e garantirsi così in modo impunito illeciti profitti, ma non aveva fatto i conti con la macchina investigativa composta dagli uomini e donne che il Comando Provinciale Carabinieri di Avellino quotidianamente dispiega sul territorio nel perseguimento di quell’obiettivo primario rappresentato dalla sicurezza e rispetto della legalità.
A finire questa volta nella rete dell’Arma un giovane di Napoli che è stato deferito alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.
I fatti si sono verificati nel capoluogo irpino, nella decorsa nottata, allorquando l’equipaggio della Gazzella notava un veicolo che, alla vista dei Carabinieri, si allontanava a forte velocità. Tale manovra insospettiva i militari che, dopo un breve inseguimento per le vie del centro, riuscivano a bloccare quel monovolume con a bordo una giovane coppia ed il loro figlio di soli sette mesi.
Da un accertamento eseguito alla Banca Dati il veicolo fermato risultava scoperto di assicurazione obbligatoria ed il conducente gravato da pregiudizi penali per danneggiamento.
Nel corso del controllo non sfuggiva all’occhio vigile dei militari operanti che l’uomo aveva entrambi le mani sporche di fuliggine: si decideva quindi di eseguire una perquisizione all’esito della quale, nel bagagliaio del veicolo veniva rinvenuto un catalizzatore di un’auto nonché, all’interno dell’abitacolo, un tagliatubi e vari attrezzi da meccanico.
Da una successiva ispezione effettuata nel parcheggio dove precedentemente era stata notata l’auto al momento della fuga, i carabinieri accertavano che il catalizzatore era stato asportato da un’auto ivi parcheggiata. Alla luce delle evidenze emerse, per il 31enne scattava dunque la denuncia in stato di libertà, ritenuto responsabile del reato di furto aggravato. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro, ad eccezione del catalizzatore che è stato restituito all’avente diritto.