Genova – Nuovo colpo di scena nelle indagini sul delitto di Garlasco. La perizia eseguita sulle tracce di DNA trovate recentemente nelle indagini sulla morte di Chiara Poggi non avrà alcun peso processuale.
Secondo indiscrezioni, infatti, i marcatori ritrovati nelle tracce trovate corrisponderebbeo al profilo di Alberto Stasi, unico indagato per il delitto, ma non sarebbero sufficienti.
La legge prevede infatti che debbano esserci almeno 9 corrispondenze su 17 per poter essere ammissibile come prova mentre gli esperti ne avrebbero trovate solo 5.
In pratica le corrispondenze non inchioderebbero Stasi e potrebbero essere “comuni” per diverse migliaia di persone in tutto il Mondo.
Il DNA è una sorta di codice che presenta elementi comuni a tutta la popolazione mondiale ma che solo in una determinata sequenza identificano un solo individuo su diverse decine di miliardi di combinazioni possibili.
L’esame del DNA non è di per se stesso definitivo, presentando una attendibilità di poco sotto al 100% ma occorre avere una corrispondenza perfetta.
In questo caso le corrispondenze sarebbero appena 5 sulle 9 richieste.