E’ stato fermato tra Udine e Tarvisio, non lontano dai confini con Austria e Slovenia, Raffaele Sollecito, condannato ieri a 25 anni per l’omicidio di Meredith Kercher. “Io sono innocente”, ha detto ad uno dei suoi avvocati. “Divieto di espatrio”, aveva sancito la sentenza emessa ieri dalla Corte d’Appello di Firenze nei confronti di Raffaele Sollecito. Divieto che è stato notificato a Sollecito questa mattina all’alba, raggiunto dagli agenti in un paesino tra Udine e Tarvisio, non lontano dal confine austriaco.
Condannato a 25 anni di carcere per l’omicidio di Meredith Kercher, Raffaele Sollecito ieri non era in aula ad ascoltare la sentenza. Aveva atteso il pronunciamento della corte in albergo e, hanno fatto sapere i suoi legali, era da questa rimasto “annichilito”.
E questa mattina gli agenti della squadra mobile di Firenze per notificare il divieto di espatrio e ritirare il passaporto a Sollecito sono dovuti arrivare sino in Friuli-Venezia Giulia. Gli agenti lo hanno infatti raggiunto in un paesino tra Udine e Tarvisio, non lontano dai confini con Austria e Slovenia, in casa della sua attuale fidanzata.