La Guardia di Finanza ha sequestrato conti correnti, beni immobili, autovetture e gioielli all’amministratore di un’impresa di carpenteria sita in Sant’Anastasia (NA), evasore totale per diversi anni d’imposta. Scoperta evasione da oltre 2,5 milioni di euro. In data 28 gennaio 2016, su delega della Procura della Repubblica di Nola, la Compagnia della Guardia di Finanza di Casalnuovo di Napoli ha eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip presso il Tribunale di Nola, per oltre 1.250.000,00 euro nei confronti di un’impresa del vesuviano attiva nei servizi, fabbricazione di strutture e parti assemblate metalliche. L’inchiesta, scaturita da una verifica fiscale, ha consentito di scoprire un’ ingente evasione fiscale da parte dell’impresa, risultata essere evasore totale per due annualità. La stessa aveva omesso di presentare le prescritte dichiarazioni dei redditi, pur se operativa, occultando in tal modo compensi per € 2.630.288,00. Ingente è risultato il danno per l’erario attesa la rilevanza economica della società sottoposta a controllo, operante nella provincia di Napoli. Il reale volume d’affari è stato ricostruito solo grazie al meticoloso lavoro degli investigatori che hanno proceduto ad un’analisi della contabilità, riuscendo a ricostruire, grazie a mirate indagini di natura finanziaria, i ricavi sottratti a tassazione. I successivi accertamenti patrimoniali sul conto dell’amministratore consentivano di individuare conti correnti, n. 2 autovetture e beni immobili siti in Ottaviano e Somma Vesuviana, sottoposti a sequestro in esecuzione del citato decreto. Inoltre, presso una cassetta di sicurezza nella disponibilità dell’indagato sono stati rinvenuti n. 3 orologi d’oro, gioielli vari e n. 1 diamante da investimento. Il sequestro è stato reso possibile anche grazie all’applicazione della norma che, introdotta con la legge finanziaria per il 2008, estende ai reati tributari la c.d. “confisca per equivalente”, ossia la possibilità, qualora non si possa procedere alla confisca dei beni che costituiscono il diretto profitto del reato, di “aggredire” comunque i beni di cui il reo abbia la disponibilità, per un valore corrispondente al suddetto profitto.
L’operazione è un ulteriore risultato dell’ Autorità Giudiziaria e della Guardia di Finanza, impegnate quotidianamente nelle attività a contrasto delle forme più insidiose di evasione fiscale e, in generale, a tutela della sicurezza economico finanziaria dell’area nolana.