I carabinieri e Guardia di Finanza di Ischia, nell’ambito dell’attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti sull’isola, da tempo congiuntamente stavano sviluppando l’informazione investigativa sull’organizzazione di ‘droga party’ in abitazioni private.
In pratica, attraverso l’anonimato garantito dai social network, dei ‘pusher’ locali , dopo aver raccolto per qualche giorno le ‘adesioni’, all’ultimo momento fornivano le coordinate dell’abitazione privata dove si sarebbe poi svolto il festino, preoccupandosi di far giungere il quantitativo di droga richiesto dai partecipanti.
Ieri sera carabinieri e finanzieri di Ischia hanno predisposto l’intervento sull’obiettivo individuato: una villetta in una zona isolata nel comune di Casamicciola.
Approfittando della musica ad alto volume e del buio gli operanti hanno fatto irruzione. Al termine dell’intervento sono stati indeitificati una trentina di partecipanti e arrestati una donna 28enne ischitana (f.p.) e un ragazzo 20enne ischitano (n.r.). La donna ritenuta responsabile di agevolazione all’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope il ragazzo di detenzione e spaccio di stupefacenti.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri e dei finanzieri si tratta di incontri conosciuti come ‘secret’, durante i quali vengono usate droghe di tutti i tipi. Anche sintetiche. Infatti, ieri sera, addosso al 20enne arrestato (al momento dell’irruzione sorpreso al primo piano della villetta appartato con due donne, di cui una minorenne) sono stati trovati involucri contenenti metanfetamine (nota come mdma o piu’ comunemente ecstasy).
Sparsi nei vari locali della casa rinvenuta altra droga simile a quella trovata addosso al 20enne, nonche’ trovate e sequestrate anche dosi di hashish, marijuana e cocaina.
Sul conto della 27enne ischitana invece sono stati raccolti elementi che dimostrano essere lei l’organizzatrice dell’evento, nonche’ la titolare della disponibilita’ dell’immobile.
I due arrestati sono stati accompagnati rispettivamente presso la casa circondariale femminile di Pozzuoli e il carcere di Poggioreale.