Una tragedia ha colpito la centrale idroelettrica del bacino artificiale di Suviana, sull’Appennino Bolognese, con un’esplosione che ha causato la morte di quattro persone, mentre altre tre risultano disperse e cinque sono rimaste ferite in modo grave. L’incidente è avvenuto intorno alle 15 e ha provocato un incendio, il quale si è sviluppato a una profondità di circa 30 metri all’interno della struttura.
Secondo quanto riportato dal sindaco di Camugnano, Marco Masinara, l’esplosione è avvenuta durante dei lavori alle turbine, con il personale all’interno della centrale. Le operazioni di soccorso sono state complicate dalla profondità dell’incendio e dalle condizioni estreme all’interno della struttura. Alcuni dei feriti gravi sono stati trasportati in elisoccorso agli ospedali di Cesena e Parma per ricevere le cure necessarie.
Il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Bologna, Calogero Turturici, ha dichiarato che l’incendio si è verificato sotto il livello dell’acqua, generando una situazione di fumo denso e ostacolando i soccorsi. Le indagini sulle cause dell’incidente sono ancora in corso, ma si ipotizza che l’esplosione abbia coinvolto un trasformatore al piano meno 9, dove sono collocati i trasformatori della struttura.
Enel Green Power, la società del Gruppo Enel responsabile della gestione della centrale, ha comunicato che l’incendio ha interessato un trasformatore, attivando le misure di sicurezza previste per garantire l’evacuazione del personale presente. La società è in contatto con le autorità competenti per gestire la situazione.
Fortunatamente, la diga del bacino artificiale di Suviana non è stata coinvolta nell’incidente, che si è verificato in una centrale di pompaggio e turbinaggio distante circa 2 chilometri dalla diga. Al momento, non si segnalano danni alla struttura della diga.
Le indagini sulle cause dell’esplosione e sull’intera dinamica dell’incidente sono ancora in corso, con le testimonianze delle persone presenti sul posto che saranno fondamentali per comprendere quanto accaduto.