Il treno interregionale partito da Napoli alle 9.04 e diretto a Caserta ha preso fuoco. Già dopo i primi minuti – denunciano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della radiazza – i passeggeri hanno avvertito che qualcosa non andava: del fumo bianco usciva dalle motrici e in poco tempo ha invaso le prime carrozze rendendo l’aria irrespirabile. Una signora ha cominciato a tossire, alcuni si sono sentiti male, tra i passeggeri è cominciato il fuggi fuggi generale. Tutti chiedevano che i vagoni fossero fermati per far scendere i passeggeri. Insomma il terrore. Macchinisti, controllori, altri delle fs hanno cominciato a correre avanti e indietro, il treno è riuscito ad arrivare a Casoria dove sono stati fatti scendere tutti i presenti e abbandonati sul posto senza assistenza.
“Questo episodio è l’ennesima dimostrazione del modo a nostro parere indegno e oramai anche pericoloso con cui le Ferrovie dello Stato fanno viaggiare i cittadini del sud. A furia di farci utilizzare vecchi rottami il rischio di una tragedia è sempre più probabile mentre i ritardi e i disservizi sono la quotidianità. A completare il quadro desolante c’è da aggiungere che i passeggeri hanno denunciato che non solo non hanno avuto il rimborso ma hanno dovuto rifare il biglietto o alle fs o il famigerato Tic perdendo anche dei soldi”.