Avevano accumulato un’ingente fortuna, grazie alle lucrose consulenze assicurative ed alle amnesie nei confronti del Fisco, i due fratelli di Roma – entrambi esperti di infortunistica stradale – che, dopo essere stati “pizzicati” dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, sono ricorsi a vari stratagemmi per sottrarsi al pagamento delle imposte impegnando magistrati ed inquirenti in una laboriosa “caccia al tesoro”. La vicenda, sfociata in un’indagine della Procura della Repubblica di Roma avendo l’evasione superato le soglie minime di punibilità previste dalla normativa penale-tributaria, ha inizio due anni orsono quando le Fiamme Gialle del Gruppo di Tivoli sottopongono i due fratelli a verifica fiscale anche ricorrendo ad accertamenti sui rispettivi conti correnti postali e bancari per dimensionare il loro effettivo giro d’affari.