Nel quadro dell’intensificazione dei servizi di prevenzione generale e controllo economico del territorio, particolare attenzione viene rivolta al fenomeno dell’immigrazione clandestina, quale serbatoio di manovalanza per le attività illecite e l’economia sommersa – lavoro nero e/o irregolare, sommerso d’azienda. In tale contesto, finanzieri del comando provinciale Napoli hanno individuato nel comune di Casandrino (Na) due opifici di abbigliamento, uno dei quali totalmente sconosciuto al fisco, con all’interno numerosi lavoratori extracomunitari, intenti al confezionamento dei capi.
L’attività ispettiva, eseguita dai militari della compagnia di Afragola, ha consentito di individuare 22 lavoratori “in nero”. Per sette di questi, sprovvisti di permesso di soggiorno, sono state avviate le procedure per l’allontanamento dal suolo italiano.
Sia i titolari delle imprese, un italiano ed un cittadino extracomunitario di nazionalità bengalese, sia i lavoratori sono stati denunciati alla procura della repubblica di Napoli nord per violazione della legge bossi-fini e, in particolare, per favoreggiamento all’immigrazione clandestina, i primi, e perché lavoratori nel territorio italiano senza permesso di soggiorno, i secondi. Sono in corso accertamenti di natura fiscale diretti a quantificare i redditi conseguiti e non dichiarati dalle citate imprese.