Ecco il disperato racconto di una madre e della sua bimba. Ve la riportiamo così, direttamente dalle parole di questa donna che ha vissuto il dramma inimmaginabile della sua bambina nata con la morte nell’anima. Tutto iniziò quando mia figlia aveva solo 3 anni. Stavamo tornando dall’asilo, con la bicicletta, lei dietro di me, quando improvvisamente ho sentito la sua vocina che diceva: mamma, non mi piace più! Pensavo che si riferisse all’asilo, per cui le domandai di spiegarsi meglio: non le piaceva più recarsi in quel posto o non le piacevano i suoi compagni? Mi rispose, senza esitazione: la vita! Non mi piace più vivere.
Già da tempo era triste, silenziosa. Oserei dire …profondamente infelice. Dopo quella volta cominciò sempre più spesso a parlare di morte. Mi rivolsi ad uno psichiatra infantile, che mi consigliò di starle vicino con tanto amore. Ma l’amore può bastare in questi casi? Infatti diventava ogni giorno più difficile; c’era qualcosa in lei che la spingeva a volersi fare del male, a cercare la sofferenza e a coinvolgere anche me in questa sua ricerca. Suo padre era sempre via per lavoro e tutto il peso di questa situazione ricadeva su di me. Fu il periodo più brutto della mia vita. Ad 11 anni fu ricoverata in un ospedale psichiatrico, dopo un tentativo di suicidio. Io e mio marito andammo in terapia, aiutati da uno psicologo. Il dramma che abbiamo vissuto non ci abbandonerà mai. Oggi che compie 18 anni ho il dovere di dire al mondo GRAZIE perché la guardo finalmente sorridere!