Una maxi truffa alle mense scolastiche e a quelle per anziani è stata scoperta in un’indagine dai carabinieri di Napoli, che sono riusciti a fare luce su una serie di reati nell’ambito delle forniture di pasti a scuole e ospedali. Agli alunni di numerose scuole sarebbero stati forniti alimenti rosicchiati dai ratti o in pessimo stato di conservazione. In particolare ai bimbi che frequentano la De Amicis di Camposano (Napoli) sarebbero stati presentati “prodotti mangiati dai topi”, mentre a quelli iscritti alle scuole «San Luca», «Cinalli» e «Aia Santa Maria» di Atessa (Chieti) “prodotti carnei fetidi”. In un istituto di Montesano Sulla Marcellana (Salerno) veniva addirittura somministrata acqua di rubinetto al posto di quella minerale. Sei misure cautelari sono state eseguite, nei confronti di imprenditori, dirigenti sanitari ospedalieri e amministratori di Comuni accusati di una serie di reati quali, associazione per delinquere, corruzione, truffa, frode nelle pubbliche forniture, falso e turbata libertà degli incanti. Inoltre sono state effettuate 53 perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di 53 persone fisiche o giuridiche e in enti pubblici e ospedali, una ha riguardato anche l’ospadale Capilupi di Capri. Sono 45 in tutto gli indagati, fra questi un direttore sanitario di un ospedale della provincia di Napoli, raggiunto da un obbligo di dimora, sette amministratori pubblici in carica o decaduti dei comuni del Napoletano, del Salernitano, dell’Avellinese e della provincia di Potenza, il direttore sanitario di un altro ospedale della provincia di Napoli, un coordinatore e due dipendenti di un’Asl del Napoletano, un coordinatore di direzione sanitaria e tre medici della provincia di Napoli. Tra i fatti accertati irregolarità nell’aggiudicazione di appalti per la fornitura di pasti a scuole ed aziende ospedale ed episodi di corruzione per l’aggiudicazione di appalti.