Si è conclusa ieri in mattinata la superperizia disposta dalla Procura della Repubblica di Avellino sul viadotto Acqualonga dell’autostrada A16 Napoli-Canosa dove la sera del 28 luglio si verificò l’incidente dell’autobus nel viadotto con 40 vittime, l’ultima e morta oggi in ospedale. I periti hanno verificato le condizioni generali di sicurezza delle barriere protettive lungo le due carreggiate dell’asse viario. Nessuna criticita’ nelle barriere di protezione del viadotto Acqualonga dell’autostrada Napoli – Canosa, per la carreggiata non sequestrata e percorribile. I consulenti della procura di Avellino Alessandro Lima, Andrea Demozzi e Lorenzo Caramma dopo il sopralluogo questa notte per verifiche sulla sicurezza del tratto, compiuto assieme ai periti nominati da Autostrade per l’Italia e i legali delle parti civili interessate all’inchiesta sull’incidente del 28 luglio scorso, hanno incontrato il procuratore Rosario Cantelmo per riferire sui primi esiti, cui seguiranno esami di laboratorio. Da quanto si e’ appreso negli ambienti della Procura, non sussistono rischi per la circolazione lungo il viadotto. Durante il sopralluogo della notte scorsa, i consulenti della procura hanno anche visionato un cantiere adiacente all’area sequestrata, i cui lavori erano stati programmati prima dell’incidente del 28 luglio. E per quel cantiere, i responsabili di Autostrade per l’Italia hanno fornito della documentazione acquisita dai periti. La nuova perizia, disposta a prescindere dall’indagine in corso, era stata affidata ieri per fugare ogni dubbio sulle condizioni delle barriere, dopo che i sopralluoghi della scorsa settimana avevano evidenziato una compromissione dei new jersey nel tratto sequestrato.