Ecco quanto è emerso dal rapporto Svimez 2014. Al Sud nel 2013 il numero dei nati ha toccato il suo minimo storico, 177.000, il valore più basso dal 1961, per cui i morti hanno superato i nati, un risultato negativo che si era verificato solo nel 1867 e nel 1918. Secondo le stime dell’Istituto nei prossimi 50 anni il Mezzogiorno è destinato a perdere 4,2 milioni di abitanti, un rischio di desertificazione umana e industriale, dove si continua a emigrare (116mila abitanti nel solo 2013), non fare figli, impoverirsi (+40% di famiglie povere nell’ultimo anno) perché manca il lavoro (al Sud perso l’80% dei posti di lavoro nazionali tra il primo trimestre del 2013 e del 2014). Un quadro a dir poco agghiacciante, e la tragedia e che all’orizzonte non si prospetta nulla, nessun miglioramento.