Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Avellino, nella prime ore del pomeriggio odierno, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, nei confronti un 33enne avellinese, residente nel capoluogo, perché responsabile di maltrattamenti continuati nei confronti della moglie 32enne. La donna, da circa quattro anni, subiva vessazioni con ripetute minacce di morte ed altre azioni persecutorie che causavano un vero e proprio stato di terrore in cui era costretta a vivere il contesto coniugale, anche per difendere la loro unica figlia di tenera età che l’uomo minacciava di portarle via con la forza. Più volte le violenze si erano concretizzate anche con aggressioni fisiche e costrizioni a consumare rapporti sessuali contro la volontà delle donna. Costanti umiliazioni ed offese verbali si tramutavano sovente in situazioni esplosive culminanti in atti di violenza. Per questo motivo la 32enne, da alcuni giorni , si era rifugiata presso l’abitazione materna e contemporaneamente trovava la forza di reagire denunciando i fatti; nonostante ciò, il marito continuava a perseguitarla con telefonate ed sms, senza perdere alcuna occasione per replicare le sue offese e minacce.
L’attività investigativa svolta, dopo i riscontri del caso operati in brevissimo tempo vista la delicatezza della situazione, si concentrava sul monitoraggio del comportamento dell’uomo, tenendo conto del rischio crescente di un concretizzarsi delle minacce avanzate dallo stesso. Per tali motivazioni il P.M. titolare dell’indagine ha richiesto, con urgenza, la misura che è stata accolta ed emessa dal GIP di Avellino.