Maltrattamenti, violenze fisiche, ripetute minacce morte. Questo è il triste scenario che si è parato di fronte ai militari del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino dopo un’accorata richiesta di intervento da parte di una donna, sfinita dalle continue ed incessanti vessazioni poste in essere nei suoi confronti dal “marito-padrone”.
Vessazioni ed umiliazioni cui però è stato posto un punto, definitivo, grazie al coraggio della vittima ed alla professionalità dei Carabinieri.
Gli uomini dell’Arma infatti, appena ricevuta la chiamata, si sono tempestivamente portati presso l’abitazione ove la coppia è residente, in un piccolo centro della provincia irpina, e sono intervenuti proprio nel bel mezzo dell’ennesimo acceso alterco familiare, riuscendo a porvi fine non senza difficoltà.
Soltanto allora la donna ha avuto il coraggio di rappresentare ai militari come il coniuge, da anni, la sottoponeva ad angherie e prepotenze arrivando a minacciarla finanche di morte allorquando ella aveva manifestato l’intenzione di lasciare quell’abitazione, divenuta la triste scena di un incubo.
Alla luce del quadro indiziario, composto sia dalle evidenze della flagranza di reato nonché dalla coraggiosa e drammatica denuncia della donna, i Carabinieri non hanno esitato ad applicare a carico dell’uomo, previa autorizzazione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Dr. Rosario Cantelmo, la misura precautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare.
L’operato dell’Arma, nei giorni successivi, è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari di Avellino il quale ha emesso un’ordinanza con cui, nel confermare il contenuto della misura applicata dai militari, ha altresì vietato al “marito-padrone” ogni possibilità di avvicinarsi alla consorte ed ai figli ovvero di recarsi nei luoghi da essi abitualmente frequentati.