Continua la quotidiana attività della Guardia di Finanza di Avellino a contrasto dei traffici illeciti perpetrati in Irpinia. Nei giorni scorsi una brillante operazione è stata portata a termine dagli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria che, a seguito di pregressa attività investigativa, hanno individuato e sottoposto a sequestro un ingente quantitativo di farmaci veterinari di provenienza furtiva e di farmaci umani scaduti. Nello specifico le Fiamme Gialle, a seguito di una perquisizione effettuata in un deposito ubicato nel comune di Atripalda (AV) nella disponibilità di un veterinario cinquantasettenne hanno scoperto: – 8620 confezioni di medicinali ad uso animale, delle quali il professionista non ha saputo fornire alcuna documentazione che potesse consentire di accertare la lecita provenienza; – 4033 confezioni di medicinali per uso umano scaduti e detenuti sempre senza alcuna documentazione giustificativa; per un valore di mercato superiore al mezzo milione di euro. Ulteriori indagini svolte nell’immediatezza dei fatti consentivano di accertare che la maggior parte dei medicinali era provento di un furto perpetrato alla fine dello scorso mese di giugno presso una società operante nella provincia di Mantova. Le attività di servizio proseguivano in una farmacia veterinaria nelle vicinanze del deposito ove le Fiamme Gialle, coadiuvate da personale del servizio veterinario dell’ASL di Avellino, rinvenivano registri di trattamenti farmacologici veterinari e ricette mediche veterinarie in bianco, ma recanti timbro e firma di medici veterinari, illecitamente detenuti ed altre 2845 confezioni di medicinali ad uso veterinario non “caricati” sugli appositi registri. Il veterinario, N.G. di 57 anni, è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore dott. Rosario Cantelmo, per violazione degli articoli 646 (Ricettazione) e 443 (Commercio o somministrazione di medicinali guasti) del Codice Penale. Tutti i medicinali rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro e sono in corso ulteriori indagini finalizzate ad accertarne la “filiera distributiva”.