I Carabinieri del Comando provinciale di Avellino all’alba di oggi hanno eseguito un provvedimento relativo al fermo di indiziato di delitto emesso nei confronti di due persone indagate per i reati di estorsione, sequestro di persona e lesioni personali aggravate. Si tratta di G. N., 41enne di Mercogliano e R. A., 49enne di Avellino, entrambi noti alle forze dell’ordine e ritenuti vicini ai vertici del clan Cava e Genovese.
Il provvedimento, secondo quanto comunica la Procura di Avellino, vede i due soggetti indagati per i reati di estorsione, sequestro di persona e lesioni personali aggravate, e scaturisce da una attività portata avanti dai Carabinieri di Monteforte Irpino per un episodio che si sarebbe verificato lo scorso 23 febbraio.
In quella circostanza, con R. A che attendeva in auto all’esterno di un Istituto paritario di Monteforte Irpino, G. N. aveva costretto il titolare della scuola con l’uso della forza ad entrare in una aula vuota dell’istituto, e qui lo avrebbe aggredito con inaudita violenza, colpendolo con diversi pugni al volto e minacciandolo di morte nel caso non gli avesse corrisposto la somma di 100mila euro. La vittima si era però riuscita a divincolarsi, allertando così le forze dell’ordine e costringendo i due malviventi alla fuga. Mentre G. N. era riuscito a far perdere le proprie tracce, i carabinieri dopo uno spericolato inseguimento per le vie di Monteforte erano riusciti a bloccare R. A. Le indagini successive hanno poi portato all’emissione degli odierni provvedimenti. Per G. N., il fermo di oggi riporta alla memoria un altro fermo eseguito nei suoi confronti eseguito dai Carabinieri di Avellino nel settembre del 2014 quanto fu arrestato in flagranza di reato per estorsione, dopo aver pestato a sangue un imprenditore irpino. I due sono ora ristretti presso la Casa circondariale di Avellino.