Dopo lo stop delle ricerche a Montevergine, si prosegue a valle in attesa degli esiti delle perizie su pc e tabulati telefonici. Questo l’esito del vertice riunitosi l’altro ieri mattina in Prefettura al Centro Coordinamento per le Persone Scomparse dopo 11 giorni di perlustrazioni e indagini volte al ritrovamento di Gianluigi Russo, sparito da Torelli di Mercogliano nel pomeriggio del 18 ottobre scorso. Al momento ancora nessun elemento determinante nelle mani degli inquirenti che si stanno concentrando sempre più sull’ipotesi della fuga del 25enne a bordo di un altro mezzo su cui sarebbe salito dopo aver abbandonato l’auto davanti al cancello della base Nato dismessa di Campomaggiore. La macchina delle ricerche, supportata da unità cinofile ed equestri, ha bonificato l’intera montagna, oltre 120 ettari, senza trovare alcuna traccia del giovane. Di qui la conclusione che non si trovi più a Montevergine. «Gianluigi è vivo e presto lo troveremo – ripete il sindaco Massimiliano Carullo -, le ricerche ora continueranno in città e nelle zone limitrofe grazie all’aiuto di Misericordia, Protezione Civile e tantissimi cittadini volontari, lo riporteremo a casa».