Spari in un’aula di Palazzo di Giustizia di Milano. A sparare in tribunale sarebbe stato Claudio Giardiello, imputato per bancarotta fraudolenta. L’uomo avrebbe esploso 4 o 5 colpi di pistola al terzo piano del tribunale, sul lato di via Manara, attorno alle 11 di mattina dopo che il suo difensore ha rinunciato al mandato, scatenando il caos all’interno dell’edificio. I morti sarebbero tre, tra loro sarebbe rimasto ucciso un giudice, raggiunto però dallo sparatore al secondo piano dell’edificio, nel suo ufficio. Ci sarebbe almeno un’altra persona ferita.
L’uomo, secondo fonti confermate poi dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, è stato acciuffato dai carabinieri a Vimercate, in Brianza, alle porte di Milano, dopo una rocambolesca fuga su una moto e dopo essere stato braccato dalle forze dell’ordine all’interno del Palazzo di Giustizia, asserragliato al terzo piano.
Il magistrato che è stato ucciso da Giardiello è il giudice fallimentare Fernando Ciampi. A riferirlo è il procuratore della Corte d’Appello Giovanni Canzio. Sarebbe stato ucciso nel suo ufficio, al secondo piano del palazzo di Giustizia. Ancora non è stato confermato ufficialmente, ma è presumibile che sia stato raggiunto da Giardiello, dopo che aveva già esploso almeno quattro colpi di pistola nell’aula della seconda sezione penale dove era in corso il processo a suo carico per bancarotta.
La seconda persona uccisa a Palazzo di Giustizia di Milano sarebbe l’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani.