Stamane si è risolta la vicenda di una cagnetta randagia che per proteggere i suoi cuccioli non lasciava libero passaggio ai cittadini. I cuccioli ora cercano adozione!
Il paese si è diviso fra chi giudicava severamente il comportamento protettivo della cagnetta e chi invece lo poteva comprendere. Fra questi ultimi, alcuni cittadini più sensibili hanno richiesto l’intervento dell’Ente Nazionale Protezione Animali – Sezione Provinciale di Avellino per seguire il caso. Ad un’analisi più attenta è parso evidente come l’aggressività della cagnetta derivasse anche da percosse e maltrattamenti subiti in passato. I Delegati ENPA sono così intervenuti presso il Comune di Montemiletto, sollecitando l’Amministrazione ed i Vigili Urbani affinché richiedessero l’ausilio del Servizio Veterinario ASL per la sterilizzazione della randagia. <<Malgrado le amministrazioni comunali possano avere tante ed altre voci di spesa in capitolo>>, spiega il presidente provinciale della Protezione Animali, Saverio Capriglione: <<il Sindaco resta la massima autorità sanitaria e amministrativa locale; tra i suoi doveri rientrano anche quelli di controllo e tutela degli animali presenti sul territorio, come previsto dall’articolo 7 della D.G.R 209/2014 .>> Infatti il Sindaco non solo ha facoltà di approvare, modificare o disporre dell’operato dei servizi veterinari pubblici, ma anche quella di prendere decisioni del tutto autonome, vincolando gli stessi operatori ASL ad un determinato servizio per conto del comune (ad es. microchippare e sterilizzare un branco di cani) o coinvolgendo terzi soggetti tecnicamente idonei (veterinari privati o esperti delle associazioni animaliste). Un potere non da poco, insomma, che tante volte potrebbe tornare utile per risolvere emergenze ostruite dalla burocrazia o dai conti in rosso dei comuni. Ne è un tipico esempio la potestà del comune, spesso sottovalutata, nella gestione di cani liberi accuditi o di quartiere, ovvero tutti quegli animali ai quali il comune riconosce il ruolo di animale libero e perfettamente integrato con l’ambiente urbano. Una forma di gestione alternativa al canile che non grava eccessivamente sulle casse comunali, rispetta il benessere degli animali e responsabilizza i cittadini sul tema del randagismo. Proprio come accaduto con la cagnetta di Montemiletto che oggi, grazie all’intervento dell’Accalappiacani e con l’ausilio dei Vigili Urbani, è stata prelevata, sterilizzata e registrata all’anagrafe canina in attesa di essere reintrodotta sul territorio. Il tutto si è svolto sotto la supervisione dei Delegati ENPA di Montemiletto. Adesso tutta l’attenzione è rivolta ai cuccioli (due maschi e una femmina, di taglia media) in stallo presso Francesca, una volontaria di Montemiletto. I tre cucciolotti sono stupendi (v. foto) e attendono solo di trovare casa. Per informazioni, contattare Francesca al numero 347/4571165.