A seguito di una mirata e tempestiva attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, nella giornata di ieri, personale della Stazione CC di Montesarchio, dava esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alle persone offese con applicazione di braccialetto elettronico e prescrizione del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla p.o. (tra cui la casa di abitazione da cui mantenere la distanza di almeno 500 mt) e del divieto di comunicare con le stesse con qualsiasi mezzo nei confronti di un uomo gravemente indiziato del delitto di maltrattamenti ai danni della moglie e della figlia e di lesioni aggravate nei confronti della figlia.
Le indagini venivano avviate in seguito alla querela sporta dalle persone offese all’esito dell’ennesima aggressione subita dalla figlia nell’agosto 2024. In tale occasione le due donne rappresentavano il regime di vita vessatorio cui il prevenuto le sottoponeva da almeno quattro anni anche sotto l’effetto di abuso di sostanze alcoliche lanciando loro contro numerosi oggetti ed aggredendole fisicamente in più occasioni.
Le dichiarazioni rese venivano riscontrate grazie alle s.i.t. delle persone informate sui fatti – in particolare gli altri due figli dell’indagato i quali confermavano il carattere autoritario del padre e le condotte violente dello stesso ai danni della madre e della sorella conviventi nonché l’abuso di sostanze alcoliche.
Ulteriori riscontri del narrato delle donne venivano acquisiti mediante i referti medici relativi alle lesioni patite dalla figlia, gli screenshot relativi ai messaggi con cui la p.o. la sera di agosto 2024 informava i fratelli dell’aggressione in corso da parte del padre nonché mediante le s.i.t. dell’altra figlia dell’indagato e del genero dello stesso con riferimento all’episodio del settembre 2024 quando l’uomo bucava le ruote dell’auto della moglie, che per sfuggire alle sue vessazioni si era trasferita temporaneamente insieme alla figlia p.o., a casa dell’altra figlia.
Ulteriore supporto del narrato risultavano le annotazioni di servizio degli interventi di p.g. in seguito alle condotte dell’indagato di agosto e settembre 2024 nonché le s.i.t. del medico curante dell’indagato a riscontro dell’abuso di alcol da parte dello stesso.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.