Prosegue l’azione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino quotidianamente impegnati nel controllo del territorio finalizzato a garantire sicurezza e rispetto della legalità.
Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Baiano, nell’ambito di specifici servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti su tutto il Montorese, hanno tratto in arresto un pregiudicato del posto.
In particolare, i militari della Stazione di Montoro Superiore, durante un controllo alla circolazione, hanno fermato un 40enne a bordo della propria autovettura, nella quale, a seguito di perquisizione veniva rinvenuta una modica quantità di hashish. Non paghi del risultato, considerata la situazione ed i precedenti specifici dell’uomo in materia di stupefacenti, i militari decidevano di effettuare una perquisizione anche presso la sua abitazione. Ivi giunti i militari, aprendo la porta di quello che doveva essere un normale bagno, trovavano una piccola coltivazione di marijuana: il locale era stato trasformato al fine di creare un vero e proprio ambiente ideale, con tutte le condizioni climatiche e di luce necessarie alla crescita delle diverse piante, collocate in appositi vasi, alcune delle quali avevano raggiunto l’altezza di circa un metro.
Dal centro del soffitto era stata calata, mediante una prolunga, una lampada di tipo “mh” la quale irradia una particolare luce che stimola il ciclo vegetativo delle piante, frequentemente utilizzata per le coltivazioni di cannabis in ambienti chiusi.
Nel prosieguo dell’attività, veniva rinvenuto, ben occultato all’interno di un mobile, un panetto di hashish di circa 100 grammi nonché vario materiale per la coltivazione ed il confezionamento delle citate droghe, come un bilancino di precisione, circa 350 semi di cannabis e fertilizzante specifico.
Quanto rinvenuto, veniva sottoposto a sequestro penale.
Condotto in Caserma l’uomo veniva quindi dichiarato in stato di arresto, a disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo, in quanto ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.