Napoli – La Digos, su richiesta della procura di Roma, ha arrestato questa mattina Gennaro De Tommaso, più conosciuto come “Genny la carogna”, il capo ultrà del Napoli al quale è stata attribuita una presunta trattativa con i giocatori per consentire il regolare svolgimento della finale di Coppa Italia del 3 maggio scorso subito dopo il ferimento di Ciro Esposito. A De Tommaso sono contestati alcuni reati da stadio e resistenza a pubblico ufficiale. Oltre a De Tommaso, che risponde anche della violazione dell’articolo 2 bis della legge 41/2007 “sul divieto di striscioni e cartelli incitanti alla violenza o recanti ingiurie o minacce”, le Digos delle Questure di Roma e Napoli hanno eseguito altre quattro misure cautelari, sempre nei confronti di ultra’ partenopei. Anche nei loro confronti i pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio hanno contestato il concorso nella resistenza a pubblico ufficiale ed altre fattispecie previste dalla normativa speciale sulle competizioni sportive, in particolare l’art. 6 bis legge 401/1989, che punisce il “lancio di materiale pericoloso e invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive”. Nell’ordinanza cautelare si fa riferimento, tra l’altro, ad alcuni episodi di resistenza nei confronti degli agenti di polizia da parte di un gruppo di circa 100 ultrà capeggiato da De Tommaso. I particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo alle 11 nella sala Prisco Palumbo della Questura.