Il Questore di Napoli ha adottato due provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (DASPO), della durata di un anno, nei confronti di due tifosi napoletani di 18 e 21 anni, che sono stati denunciati per scavalcamento e invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive in quanto, poco prima dell’inizio dell’incontro di calcio Napoli-Monza, disputato lo scorso 21 agosto presso lo stadio “Maradona”, avevano scavalcato più volte dal settore inferiore della curva B a quello superiore.
Altri cinque provvedimenti, per periodi da uno a sette anni, sono stati adottati nei confronti di cinque tifosi con riferimento all’incontro di calcio Napoli-Lecce disputato lo scorso 31 agosto.
In particolare, due daspo, della durata di un anno, sono stati emessi nei confronti di due 21enni che, poco prima dell’inizio della partita, erano entrati indebitamente nello stadio utilizzando un tornello attivato da un utente con il proprio biglietto e, per tale motivo, erano stati denunciati per indebito superamento di una recinzione o separazione dell’impianto nel corso delle manifestazioni sportive.
Un altro daspo, della stessa durata, è stato emesso nei confronti di un 41enne che, durante i servizi di pre-filtraggio, era stato denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere poiché trovato in possesso di un coltello.
Ancora, altri due daspo, della durata di 5 e 7 anni, sono stati adottati nei confronti di due tifosi leccesi, di 47 e 46 anni, che, al termine dell’incontro, si erano riversati, insieme ad altri tifosi, sul ballatoio del settore ospiti cercando di sfondare il cordone di polizia, posizionato al fine di garantire l’ordinato deflusso degli spettatori e, in quell’occasione, un agente era rimasto ferito; tuttavia, grazie anche alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza dell’impianto sportivo, i due erano stati poi rintracciati a Lecce ed arrestati per resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate.
Un altro provvedimento, della durata di due anni, è stato, invece, adottato nei confronti di un 17enne di Afragola che, poco prima dell’incontro di calcio Afragolese-Puteolana disputato lo scorso 28 agosto presso lo stadio “Papa” di Cardito, era stato bloccato e denunciato per possesso di oggetti atti ad offendere dagli agenti del Commissariato di Afragola che lo avevano visto brandire, insieme ad altri tifosi afragolesi che erano riusciti ad allontanarsi, un tubo di plastica.