Nell’ambito della sistematica attività di repressione del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, il Nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli ha individuato e posto sotto sequestro, a Pozzuoli (NA), un ingente carico di narcotico, costituito da oltre 33 chilogrammi di cocaina. L’intervento repressivo è scaturito da specifica attività informativa esperita sull’hinterland partenopeo, che ha consentito alle Fiamme Gialle di Napoli di intercettare un mezzo proveniente dal nord Italia e diretto a Napoli, condotto da un soggetto trentenne originario del capoluogo campano.
Fermato per un controllo mirato, il conducente ha manifestato subito segni di nervosismo, fornendo risposte poco convincenti sui dettagli del proprio itinerario e sulle motivazioni alla base dei propri spostamenti, determinando la persuasione, nei militari operanti, sull’effettiva necessità di sviluppare più approfondite ricerche. Le attività di perquisizione del mezzo hanno, infatti, portato al rinvenimento del narcotico, che, occultato in un doppio fondo appositamente predisposto, era stato frazionato in 30 panetti di poco più di un chilo ciascuno.
Gli ulteriori spunti informativi acquisiti hanno condotto ad estendere le attività di ricerca anche presso i luoghi nella disponibilità del soggetto. È così che, presso l’abitazione del corriere, sono stati trovati anche 3 orologi di lusso di provenienza ignota nonché denaro contante per più di 200.000 euro e valuta estera per 14.000 dollari americani,
che, potendo costituire proventi illeciti derivanti dal traffico di droga, sono stati sottoposti a sequestro.
La sostanza stupefacente rinvenuta era destinata alle piazze di spaccio dell’area campana, dove, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato un introito all’economia illegale per circa 7 milioni di euro.
Al termine dell’attività di polizia giudiziaria, il napoletano trentunenne è stato tratto in arresto in flagranza di reato per traffico di sostanze stupefacenti ed è stato associato alla casa circondariale di Napoli Poggioreale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’attività eseguita testimonia il costante presidio esercitato dal Corpo sul territorio a salvaguardia delle leggi ed a contrasto di un fenomeno connotato da forte pericolosità sociale.