NOLA. QUELLE BONIFICHE FANTASMA NEI REGI LAGNI, MILIONI DALLA REGIONE ATTRAVERSO LA SMA

NOLA. QUELLE BONIFICHE FANTASMA NEI REGI LAGNI, MILIONI DALLA REGIONE ATTRAVERSO LA SMA

NOLA. QUELLE BONIFICHE FANTASMA NEI REGI LAGNI, MILIONI DALLA REGIONE ATTRAVERSO LA SMA La Procura di Nola accende i riflettori sugli interventi di bonifica e di manutenzione dei Regi Lagni dell’area nolana, probabilmente svolte parzialmente e non in maniera conforme. Sotto la lente d’ingrandimento dei pm coordinati dal procuratore capo Paolo Mancuso ci sarebbe l’operato della Sma, la società in house della Regione Campania le cui attività sono finalizzate alla prevenzione e contrasto degli incendi nelle aree boschive, al risanamento ambientale, al monitoraggio del territorio e al riassetto idrogeologico. Stando a quanto trapela dal naturale clima di riserbo che ruota attorno alla vicenda, che è bene chiarirlo, è ancora alle battute iniziali ed in pieno svolgimento, ci sarebbero anomalie nello svolgimento degli interventi di bonifica affidati appunto alla società.

NOLA. QUELLE BONIFICHE FANTASMA NEI REGI LAGNI, MILIONI DALLA REGIONE ATTRAVERSO LA SMA C’è l’indagine e ci sono diverse persone già iscritte nel registro degli indagati, il cui numero però, non è certo. «Stiamo lavorando », si limita ad affermare il capo dei pm nolani Mancuso. Quello che è certo è che nelle prossime settimane ci potrebbero essere scenari più netti e distinti e si potranno delineare — ultimato il lavoro d’indagine — con chiarezza le responsabilità. Storia intricata e irta di intoppi quella bonifica dei Regi Lagni, da decenni al centro di polemiche e disastri ambientali, non ultime le alluvioni che colpirono Sarno, Siano e Bracigliano e che devastarono ampie fette di territorio. Sul banco degli imputati finirono appunto i Regi Lagni e la loro mancata manutenzione, che avrebbe consentito il deflusso di acqua non inquinata verso il mare. La politica discusse tanto e si arrivò, non senza difficoltà ad un piano globale di interventi di risanamento e di bonifica.

La delibera della giunta regionale (la numero 1344), il cui presidente era Antonio Bassolino, porta la data del 6 agosto 2009. Il piano d’azione di chiusura o risanamento ambientale e riqualificazione dei Regi Lagni prevede anche un finanziamento di 50 milioni di euro. Nel gennaio del 2010 la Regione accorda un ulteriore finanziamento di 3 milioni di euro al Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno per la bonifica, la gestione e la manutenzione dei Regi Lagni nell’Area Nolana. I lavori partono tre anni dopo, nel gennaio 2013 e sono affidati alla Sma Campania, la società regionale specializzata nel monitoraggio e nel risanamento ambientale. Prima del 2012 nella società vi era anche un socio privato, il gruppo Intini, che aveva una partecipazione al 51%. Il restante 49% era invece di competenza regionale. Nel giugno 2012, la Sma Campania Spa diventa, con la fuoriuscita del socio privato, una società interamente partecipata dalla Regione Campania. Ed un anno dopo, il 3 giugno 2013, con una delibera di giunta si dispone la definitiva trasformazione della Sma Campania Spa in società «in house» della Regione Campania. Trasformazioni societarie che non fermano gli interventi di bonifica dei Regi Lagni da parte della società. E proprio per proseguire negli interventi che nel mese di febbraio di quest’anno, la Regione stanzia altri 12 milioni di euro per la manutenzione del reticolo di canali di epoca borbonica. Interventi tuttora in corso e che stanno seguendo un cronoprogramma stilato dalla procura di Nola attraverso consulenze effettuate sulle condizioni attuali dei Regi Lagni.

di Antonio Scolamiero (Corriere del Mezzogiorno)