Tornano alla ribalta i due poliziotti eroi del Commissariato di Nola che l’anno scorso salvarono una persona rimasta imprigionata nell’auto sommersa d’acqua sotto il sottopasso a Nola. Per quell’azione straordinaria e di coraggio ottennero un riconoscimento ufficiale con tanto di cerimonia di premiazione. Alla coppia dei poliziotti non manca certamente il coraggio, essendo stati protagonisti in tante altre occasioni, ma ieri ecco che mentre erano in servizio, Eugenio Vetrano e Pietro Catalano, si ritrovano di nuovo sotto un forte temporale e la mente corre indietro nel tempo a quell’azione di un anno fa. Hanno come un presentimento, ritornare in perlustrazione sotto quel sottopasso per controllare se tutto è a posto, giunti a destinazione non ci sono allagamenti. Ma il sesto senso gli dice di andare a controllare il sottopasso di via Polveriera ed ecco che qui si ritrovano di nuovo davanti agli occhi la scena di un anno fa: auto impantanata e conducente in panico. Il sottopasso e totalmente invaso dall’acqua. A bordo un uomo in pensione con un passato da poliziotto, Guglielmo Marangia, lo stesso in preda ad un malore a seguito di una forte crisi di panico, si era irrigidito e non collaborava con i suoi “angeli custodi”. Ma con molta cautela, tenuto conto che le portiere non potevano aprirsi ecco che viene estratto dal finestrino, lato guida, con non poche difficoltà e così tratto in salvo, grazie anche all’ausilio di un grosso fuoristrada di passaggio con un medico a bordo, il dott. Adolfo Mazzeo, si completa l’opera. Intanto sul posto si accalcano diverse persone che acclamano con applausi l’azione dei due poliziotti, arrivano i Vigili del Fuoco e gli uomini del 118 che subito provvedono a trasportare l’uomo presso il vicino ospedale per constatare lo stato di salute commosso per il coraggio mostrato dai suoi angeli. Lo stesso poliziotto in pensione ha poi fatto ritorno a casa dopo gli accerttamenti ringraziato i due poliziotti anche sul proprio profilo facebook scrivendo: “Volevo ringraziare pubblicamente la Polizia di Stato di Nola e un cittadino nolano che tempestivamente con il loro coraggio mi hanno tirato fuori dall’auto piena d’acqua. Grazie, grazie, grazie……..”