Un marito avvocato perde la sua battaglia, sia quella familiare che quella legale. Un avvocato del foro di Nola, residente nell’hinterland, dopo aver assistito la “sua cliente amante” in un divorzio, subisce l’amara ricompensa per la causa persa. La sua “cliente” dopo anni di vicissitudini giudiziarie, perde il giudizio e viene anche lasciata dal professionista per “motivi familiari”. Tutto sembra rientrare nella normalità delle vicende che si consumano negli ambienti legali e nelle ormai note relazioni extraconiugali se non fosse per l’incredibile epilogo. La cliente, “ex amante”, si presenta all’uscita della messa domenicale e si avvicina al suo “principe del foro” che passeggia con la propria consorte riempiendo di “complimenti” la moglie, dicendole di essere una donna molto “fortunata” per aver sposato un avvocato che è bravissimo nel proprio mestiere e chiedendole anche se solitamente suo marito preferisse i pagamenti in natura, visto che con lei, per anni, ha richiesto ed ottenuto questa modalità di pagamento. Lo sgomento nel volto del legale ha impietrito i presenti ma non la moglie che reagisce in modo violento quando la donna disperata abbandona la scena. Un assurda vicenda che si conclude in modo beffardo per l’avvocato che dovrà ora difendere se stesso nel giudizio di separazione con la moglie tradita.