Sono 2.034 i beni recuperati l’anno scorso dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, unità periferica con competenza regionale sulla Campania del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
La maggior parte dei recuperi del 2021 riguarda il settore antiquariale, archivistico e librario (1.178 beni recuperati), seguito da quello dei reperti archeologici e numismatici provenienti da scavi clandestini (844 beni recuperati) e da quello dei reperti paleontologici (12 beni recuperati), per un valore economico in caso di commercializzazione stimato essere di quasi due milioni e mezzo di euro. Per quanto attiene alla contraffazione, sono 198 le opere sequestrate: falsi di arte contemporanea – ma non solo – che, qualora immessi sul mercato, avrebbero fruttato alle organizzazioni criminali oltre un milione di euro.
Ci sono queste e altre notizie relative al contrasto dei traffici d’arte nella pubblicazione “Attività Operativa 2021” edita dal Comando Carabinieri TPC, già disponibile sui siti www.beniculturali.it e www.carabinieri.it. Per quanto attiene al territorio campano nel periodo di riferimento, anche in considerazione dell’attenuazione delle misure di contrasto legate al covid-19 ed alla conseguente maggiore libertà di movimento rispetto all’anno precedente, si è registrato un leggero aumento dei furti in genere, aumentati dai 25 dell’anno 2020 ai 28 dell’anno 2021, confermato da un leggero aumento anche degli oggetti trafugati, aumentati dai 458 dell’anno 2020 ai 641 dell’anno 2021.
Il contrasto alle attività illecite è rimasto invece pressoché costante sia per quanto riguarda l’attività preventiva, espletata mediante i numerosi controlli delle aree archeologiche, paesaggistiche e monumentali campane nonché mediante i frequenti controlli alle fiere, ai mercati ed agli esercizi di settore nonché mediante puntuali verifiche della sicurezza museale, che repressiva relativamente alle denunce e al numero di reati perseguiti. Nel corso dell’anno 2021 venivano recuperati e restituiti dal Nucleo TPC di Napoli numerosi beni di elevatissimo valore storico-artistico, opere meglio descritte nella nota allegata al presente comunicato.
Di particolare rilievo fra le attività investigative condotte dal Nucleo, vi è quella che nel gennaio 2021 a Pompei (NA) ha portato personale del locale Parco Archeologico, nel corso di attività di scavo avviata a seguito di evidenze investigative del Nucleo TPC di Napoli, al rinvenimento di un carro di rappresentanza risalente al 79 d.C. Tale carro risultava essere già oggetto di trattative sul mercato illecito, da parte di alcuni tombaroli, ancor prima del suo recupero, così come comprovato ed accertato dalle indagini esperite; Altra attività di particolare rilievo è stata quella che in data 07/05/2021 ha portato all’esecuzione di due decreti di sequestro, emessi dall’Autorità Giudiziaria partenopea e riguardanti l’immobile denominato “Villa Ebe” e il “Cimitero Dei Colerosi”, rispettivamente riscontrati in condizioni di degrado e con opere edili illecite. Valore dei beni ingente.
Nel corso dell’anno concluso, il Nucleo TPC di Napoli, attraverso l’esposizione di capolavori recuperati e restituiti alla collettività, è stato inoltre protagonista nell’organizzazione dei seguenti eventi:
– 11 settembre 2021, Amalfi (SA) – Museo dell’Arsenale della Repubblica: in occasione delle Giornate del Patrimonio Culturale, presentazione di 110 reperti archeologici trafugati dai fondali marini della Costiera amalfitana e recuperati dal Nucleo TPC di Napoli.
Durante l’evento è stata presentata un’edizione limitata del fumetto “Diabolik” nella quale appaiono i Carabinieri TPC;
– 14 dicembre 2021, Napoli – Scuola Militare “Nunziatella”: presentazione del catalogo della Sala museale di storia, arte e cultura della Scuola Militare Nunziatella, dove numerosissimi beni sequestrati dal Nucleo TPC di Napoli sono stati consegnati in custodia giudiziale per integrare le opere d’arte conservate presso quella struttura.
Il 2021 è stato un anno particolarmente significativo per i recuperi effettuati. Il Nucleo TPC di Napoli ha restituito anche una serie di opere dettagliatamente descritte nell’allegata nota afferente i “recuperi significativi recenti”.