Dopo le forti proteste suscitate dalla concessione dei domiciliari, si è verificata una svolta nel caso dell’omicidio di Roberto Bembo, il 21enne di Mercogliano, in provincia di Avellino, accoltellato a morte durante una rissa avvenuta la mattina del primo gennaio 2023, causata da una discussione su un parcheggio di fronte a un bar.
Nico Iannuzzi, 32 anni, e Luca Sciarrillo, 29 anni, entrambi imputati in concorso per l’omicidio aggravato da futili motivi, erano stati inizialmente posti agli arresti domiciliari con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico dal 28 luglio 2023, su decisione del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino.
Tuttavia, ora le porte del carcere si sono riaperte per i due imputati, segnando un nuovo sviluppo nel processo. Il Gip del Tribunale di Avellino ha revocato la concessione dei domiciliari, facendo tornare Iannuzzi e Sciarrillo dietro le sbarre in vista del processo che inizierà il prossimo 27 marzo davanti ai giudici della Corte d’Assise di Avellino.
L’omicidio di Roberto Bembo ha scosso la comunità locale, generando indignazione e richieste di giustizia. La nuova decisione di riportare i due imputati in carcere indica un cambio di rotta nelle valutazioni della magistratura rispetto alla precedente concessione degli arresti domiciliari. La comunità ora attende il processo, che sarà cruciale per fare luce sui dettagli dell’incidente e per assicurare giustizia alla vittima e alla sua famiglia.