Avellino – Si prospettano mesi estivi da incubo per chi avrà bisogno di cure nella Provincia di Avellino, e non solo. Infatti, all’ospedale San Giuseppe Moscati, tra ferie e organico ridotto è scattato il piano per scongiurare la paralisi e superare l’emergenza estate. Non saranno chiusi i reparti ma si procederà con accorpamenti e riduzione dei posti letti. Uniche chiusure ci saranno per i servizi di day hospital e ambulatoriali. Lo stop alle prestazioni sarà avviato dal 15 luglio in poi e fino ai primi 15 giorni di settembre. Da definire il periodo preciso e definitivo. Mentre saranno accorpate le sedute operatorie, con alta priorità per quelle di emergenza e dedicate all’oncologia. «Abbiamo dovuto fare questa scelta per spostare personale infermieristico e dottori su altre attività – precisa il manager del Moscati, Giuseppe Rosato -. Un passaggio obbligato». Il manager Rosato, è al lavoro per completare il piano e assicura: “la priorità sarà assicurata a urgenza ed emergenza”. Luglio e agosto di prospettano mesi difficili per pazienti e lavoratori del polo sanitario di contrada Amoretta. «Ad oggi non ho ancora un quadro completo e preciso ma in settimana sapremo completare il piano estate – assicura Rosato -. Potremmo rischiare la riduzione delle attività di alcuni reparti, ma una cosa è certa: sarà sempre data alta priorità ai reparti di urgenza ed emergenza. Ogni reparto è in affanno ormai cronico per il blocco di concorsi, assunzioni e del turn over. Tra ferie vecchie e nuove da soddisfare siamo davvero in difficoltà. Ma siamo riusciti a dare una risposta efficace». Poche persone a lavoro, meno posti letti e contemporaneamente una richiesta in eccesso di prestazioni da parte dell’utenza. La riduzione dei posti letti è stata già calcolata per alcuni reparti. Come nel caso di neurologia dove i posti letto scendono da 23 a 16. «Le riduzioni stesse di ricoveri saranno effettuate su diagnostica e ricoveri ordinari non certo sull’urgenza esterna ed emergenza interna. La priorità sarà sempre assicurata a questi casi». Da definire i numeri per gli altri reparti in affanno come cardiologia e urologia. «Una situazione che, ovviamente, con l’arrivo dell’estate si complica oltremodo. I due mesi estivi, rischiano di diventare davvero critici. Sono tante le cure specialistiche, sia mediche che chirurgiche, che il Moscati deve assicurare all’intera provincia e non solo, come ad esempio quelle di oncologia, urologia e chirurgia vascolare ad esempio. Senza contare che l’urgenza non potrà essere ridotta in nessun dipartimento. Una soluzione percorribile potrebbe essere quella di straordinari e accorpamenti tra reparti. Soluzione percorribile e già assunta negli scorsi anni per far fronte all’emergenza». Le stesse sedute operatorie saranno accorpate. «Ovviamente si tratta di interventi prioritari quindi urgenza ed oncologia verranno prima di tutto – conclude Rosato -».