Un vero e proprio “bombardamento” ha colpito negli ultime mesi i bancomat di Poste Italiane nell’avellinese e nel beneventano per saccheggiarne il contenuto in banconote. Dall’inizio dell’anno in provincia di Avellino sono stati colpiti gli Uffici Postali di Frigento, Serino, Domicella e Torelli di Mercogliano, mentre per Benevento l’elenco è più lungo: Faicchio, Morcone, San Giorgio La Molara, Sant’Angelo a Cupolo e Cusano Mutri. Occasionalmente la banda ha colpito anche nel casertano (Caianiello, Santa Maria Capua Vetere succ. 1 e Santa Maria a Vico) e nel napoletano (Quarto e Acerra succ. 2) . A seguito di questi danneggiamenti (con frequente esplosione di apparecchiature e principi d’incendio) si è determinata la chiusura al pubblico delle sedi per alcuni giorni per consentire un tempestivo ripristino dello stato dei luoghi. Nella maggior parte dei casi l’ATM è risultato gravemente danneggiato, non più ripristinabile e da sostituire, per cui l’Ufficio Postale nell’immediato ha riaperto senza poter fornire il servizio di erogazione banconote. In alcune situazioni lo scoppio ha causato danni rilevanti, riguardando anche le infrastrutture (vetrate danneggiate, bancone sportelleria, etc.). Gli inquirenti sospettano che dietro questi accadimenti vi sia la stessa banda che ha imperversato nel 2015 in Puglia e nella provincia di Matera. La dinamica degli eventi criminosi è infatti simile, prevedendo l’utilizzo di un gas che impedisce al liquido macchiatore di banconote di entrare in azione, per congelamento, al momento dell’effrazione per scoppio. Se il numero di eventi criminosi dovesse crescere ancora non è escluso che, anche per Irpinia e Beneventano, venga sospeso l’utilizzo dei bancomat ad ufficio chiuso, con conseguente disagio della popolazione servita. In Puglia e nella provincia di Matera, infatti, quale contromisura ai continui assalti da parte di malviventi, i distributori automatici di banconote (Postamat) sono da qualche tempo attivi solo negli orari di apertura degli sportelli. A partire dallo scorso 6 febbraio una disposizione aziendale prevede che, al termine del turno di chiusura della sede, i Postamat siano svuotati delle banconote e disattivati, per poi essere riforniti e messi in funzione alla riapertura. Gravi i disagi per l’utenza in quanto, privati della possibilità di prelievo presso le Poste, l’unica strada è quella degli istituti bancari, presso i quali però si paga la commissione. Negli orari di apertura delle sedi postali, invece, la file si sono ingrossate. Per adesso in Campania sono stati attuate disposizioni interne per limitare il valore delle banconote sottratte in caso di evento criminoso, evitando disagi all’utenza.
Pierluigi Perretta