A Sant’Antimo, nel napoletano, un minorenne con disabilità psichica era stato vittima di bullismo da parte di tre compagni di scuola che lo hanno ridicolizzato e addirittura palpeggiato.
I tre aguzzini, tra cui un minorenne all’epoca dei fatti, sono finiti in carcere e sono gravemente indiziati, in concorso tra loro e a vario titolo, di atti persecutori e violenza sessuale di gruppo in danno di un minore, con l’aggravante di aver agito approfittando della debolezza psichica e del ritardo cognitivo della vittima.
I fatti sono emersi dopo la denuncia della madre del ragazzino disabile, presentata in caserma lo scorso marzo. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, si tratterebbe di un gravissimo caso di bullismo ai danni del minorenne portatore di handicap. I tre indagati, avrebbero compito ripetute aggressioni fisiche, violenze verbali, ingiurie, offese, insulti ed atti denigratori quali sputi, palpazioni genitali e addirittura urinando sul ragazzino, hanno causato al minore un perdurante e grave stato di ansia e paura. Alcuni episodi sarebbero stati anche ripresi con gli smartphone.
La 53enne fa anche sapere di essere stata minacciata da alcuni parenti dei ragazzi accusati di violenze nei confronti del figlio. È successo dopo la denuncia.