Con 170 voti favorevoli il disegno di legge sui reati ambientali ha ottenuto il definitivo via libera al Senato, ottenendo l’approvazione finale dal Parlamento: gli ambientalisti temevano l’insabbiamento di una legge attesa da oltre 20 anni per punire severamente chi commette danni al territorio e alle biodiversità che ospita. Il nodo della discordia riguardava un solo comma non gradito incentrato sul cosiddetto airgun, sui cui vertevano 8 dei 10 emendamenti respinti in Commissione: alla fine le forze parlamentari sono riusciti a trovare un accordo, con soli 20 contrari e 21 astenuti nell’aula di Palazzo Madama. Decisivo il ritiro degli emendamenti da parte del M5S per far approvare un pacchetto di norme fondamentali, visto che in Italia avviene un ecoreato ogni 43 minuti, e dagli scempi della Terra dei fuochi all’amianto, dall’Ilva di Taranto all’inquinamento e la distruzione dell’habitat naturale, gli esempi sono purtroppo molteplici.