La Procura della Corte dei Conti della Campania ha emesso 44 ‘inviti a fornire deduzioni’ per presunto danno erariale in relazione ai trasferimenti di fondi alla Astir, societa’ della Regione Campania che si occupa di ambiente. Destinatari degli ‘inviti’ sono i componenti della ex Giunta, guidata da Bassolino, e dell’attuale esecutivo di Caldoro, e gli amministratori della societa’. La Procura quantifica il danno in 69 milioni di euro: 15 milioni dalla Giunta Caldoro, 54 dalla Giunta Bassolino. ”Un vero e proprio carrozzone”: e’ la definizione che la Procura della Corte dei Conti della Campania riserva all’Astir, societa’ della Regione Campania che si occupa di ambiente, per la quale, nel marzo 2010, qualche giorno prima delle elezioni regionali, la Giunta regionale presieduta da Antonio Bassolino, stanzio’ fondi per 30 milioni di euro. Nelle procedure di tali finanziamenti la Procura della Corte dei Conti ha ravvisato mancanza di ”pianificazione adeguata” e assenza di ”proposta concreta circa il rilancio della societa”’ e, di conseguenza, un’ipotesi di danno erariale. La delibera della Giunta Bassolino, come altre dello stesso periodo che portavano allo sforamento del patto di stabilita’, fu bloccata da un atto della successiva Giunta regionale retta da Stefano Caldoro. La giunta sblocco nel dicembre 2010 la somma di 15 milioni come seconda tranche del pagamento gia’ avvenuto per effetto della delibera della precedente Giunta Bassolino. Un’altra ipotesi di danno (per oltre 22 milioni di euro) formulata dalla Procura della Corte dei conti riguarda il costo del personale dell’Astir, ”assunto e inutilizzato” che – evidenzia la Procura contabile – e’ passato dalle 364 unita’ del 2003 alle 531 dell’inizio del 2010, con una condotta – evidenzia la Procura – che in quegli anni ha trasformato la societa’ da un’azienda di servizi in un ”ammortizzatore sociale”.