Se li era portati tutti e quattro al mare, gettando nell’angoscia due famiglie e un’intera città per parecchie ore. Sono stati ritrovati in serata assieme a un 30/enne amico di famiglia Alexander e Sebastian, i due gemellini romeni di 6 anni scomparsi a ora di pranzo a San Basilio, periferia sud orientale di Roma. Con loro anche altri due bambini affidati all’uomo da un’altra connazionale. I bimbi stanno bene, l’uomo aveva lasciato il cellulare a casa e non sospettava nemmeno lontanamente che i carabinieri li stessero cercando dappertutto. Si conclude così una vicenda che aveva fatto temere un sequestro o peggio. I gemellini stavano giocando con gli altri bambini nel cortile di una chiesa ortodossa costruita in lamiera in un viottolo di San Basilio. Ad un tratto i genitori non li hanno più visti, erano spariti. Subito si é pensato a un amico romeno, Constantin, frequentatore della parrocchia che aveva in custodia altri due bambini, figli di una badante che risiede a Frosinone. I carabinieri cercano l’uomo e suo fratello Petru, con i quattro bimbi. La procura apre un fascicolo senza ipotesi di reato. “E’ un amico, se li ha presi lui non gli farà del male”, dice il padre dei gemelli, Vassily Cauzeanu, meccanico 50enne in Italia da diversi anni. Alla fine avrà ragione. “E’ stato un attimo – aggiunge -. Era finita la funzione e non c’erano più”. La moglie Ana, badante, accusa un malore per la scomparsa dei figli, poi raggiunge il marito nella caserma di San Basilio. La coppia abita a Zagarolo, in provincia di Roma, e ha altri 5 figli più grandi che non vivono più con loro, alcuni sposati.Tutto é accaduto all’esterno della chiesa ortodossa dei Santissimi Martiri di Roma, un edificio di metallo e poca muratura alla fine di vicolo di Ponte Mammolo. Una stradina sterrata che parte da via Tiburtina con una concessionaria d’auto (chiusa) e finisce nel nulla di una campagna sporca. Vicino al “tempio”, che segue la tradizione più antica, alcuni tuguri con diverse famiglie romene e qualcuna italiana. Cani che gironzolano, spazzatura, ma non lontano la fermata della metro B. Una comunità che oggi ha visto un’intera periferia mobilitata prima nella caccia all’uomo, poi nel sollievo del ritrovamento. Costantin é un tipo strano, dicono alcuni, ma altri assicurano che non ha mai fatto del male a nessuno.