Nella mattinata odierna, personale della Polizia di Stato, coadiuvato dagli agenti del locale comando di Polizia Municipale, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata su conforme richiesta di questa Procura della Repubblica, ha proceduto al sequestro di un noto ristorante ubicato nella centralissima via Roma a Pompei, a brevissima distanza dal Santuario della Beata Vergine del Rosario ed a poche decine di metri dall’ingresso del Parco Archeologico di Porta Anfiteatro.
Il provvedimento di sequestro è stato emesso all’esito di una attività di indagine, effettuata dagli agenti del Commissariato di Pompei con il coordinamento di questa Procura, che ha consentito di accertare che l’attività di ristorazione continuava ad essere esercitata, sebbene fosse gravata da un provvedimento emesso dal Comune di Pompei, con il quale, per ragioni igienico-sanitarie, era stata sancita la decadenza dal titolo abilitativo all’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande, con la conseguente cessazione dell’attività e chiusura del ristorante.
Il provvedimento è stato adottato giacché, alla luce della condotta dell’indagata, che ha continuato ad esercitare l’attività di ristorazione in violazione del provvedimento inibitorio comunale e in assenza del titolo autorizzativo. Sussistono, pertanto, fondati motivi per ritenere che la libera disponibilità dell’esercizio commerciale possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato e agevolare la reiterazione dello stesso.
Il reato per cui si procede è quello previsto e punito dall’art. 650 del codice penale (Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità) stante la reiterata inottemperanza all’ordine impartito dal Comune di Pompei.