Credeva di sfuggire ad un passato che lo aveva visto commettere reati, tra cui spiccava un tentativo di omicidio commesso a Milano nel 2010, lo straniero arrestato nella giornata di ieri dai Carabinieri della Stazione di Mercogliano che, congiuntamente ed in piena sinergia con i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Avellino, lo hanno abilmente smascherato mandando in fumo il suo piano.
L’uomo, un 26enne cittadino ivoriano, da tempo era residente nel capoluogo lombardo ma, verosimilmente al fine di sottrarsi alle conseguenze di quei movimentati trascorsi, di recente era rientrato in Italia richiedendo asilo sotto altre generalità nel verosimile tentativo di ottenere una nuova identità “pulita”.
Non aveva però fatto i conti con il capillare controllo del territorio che i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino effettuano nel loro quotidiano impegno volto a garantire sicurezza e rispetto della legalità. Così, nel corso di un controllo svolto sulle strutture recettive destinate all’accoglienza dei rifugiati, l’occhio esperto degli investigatori dell’Arma non ha potuto non posarsi su quel giovane che, in modo molto discreto, cercava di accelerare la procedura di identificazione come se avesse qualcosa da nascondere.
La decisione di voler approfondire la vicenda induceva i militari a condurre il l’uomo presso il Comando Provinciale di Avellino ed a sottoporlo alle operazioni di fotosegnalamento al fine di accertare la genuinità di quell’identità.
Il responso della banca dati giungeva in breve tempo e, in modo inconfutabile, sconfessava le false generalità fornite associando a quel volto il nome di uno straniero che, condannato in via definitiva anche per un tentato omicidio commesso nel capoluogo lombardo cinque anni fa, doveva scontare 3 anni e 6 mesi di reclusione su ordine di esecuzione emesso a suo carico dalla Procura meneghina.
Il giovane veniva tratto in arresto ed associato presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino ove salderà il proprio debito con la giustizia.