Prosegue l’azione dei Carabinieri della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi, costantemente impiegati in servizi di controllo del territorio predisposti dal Comando Provinciale di Avellino, finalizzati a garantire sicurezza e rispetto della legalità.
I Carabinieri della Stazione di Lioni hanno deferito alla competente Autorità Giudiziaria tre soggetti ritenuti responsabili di detenzione illegale di arma giocattolo nonché di apparecchiatura atta ad intercettare o impedire comunicazioni telefoniche.
I fatti si sono svolti nella giornata di ieri in una contrada del Comune di Lioni. L’equipaggio dell’Arma era intento a svolgere un servizio di perlustrazione allorquando veniva notata una Mercedes che, alla vista dell’auto con colori di istituto, tentava di eludere il controllo cambiando repentinamente direzione di marcia. Ma quella manovra, per quanto fulminea e distante, non sfuggiva all’occhio dei Carabinieri che si ponevano tempestivamente all’inseguimento di quella macchina sospetta, riuscendo dopo pochi minuti a raggiungere e bloccare. A bordo della stessa tre uomini di età compresa tra i 32 ed i 55 anni, tutti residenti nella provincia di Napoli e con a carico svariati precedenti di polizia.
Da subito i militari operanti notavano un apparente ed inspiegato nervosismo in quelle tre persone. All’esito di perquisizione personale e veicolare, nel bagagliaio dell’auto veniva rinvenuto un apparecchio elettronico, meglio conosciuto come “jammer”, perfettamente occultato all’interno di una valigia trolley appositamente modificata.
Si tratta un “disturbatore di frequenze”, utilizzato per impedire ai sistemi di comunicazione radio di ricevere o trasmettere segnali: quando attivato, il “jammer” inibisce il funzionamento di questi dispositivi rendendoli completamente inutili.
Nel corso della medesima attività veniva altresì rinvenuta una pistola giocattolo, priva del tappo rosso, ed un passamontagna.
I tre, risultati gravati da numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.
Inoltre, attesa l’illiceità della condotta posta in essere che rendeva ingiustificata la loro presenza in quel Comune, gli stessi venivano proposti per l’emissione della misura di prevenzione del Rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio.